Nel territorio a nord dello storico castello di Genga, potrai percorrere in MTB un suggestivo anello che ti consentirà di vedere la forra della meravigliosa Valle Scappuccia e alcuni bellissimi panorami nella parte più a quota del percorso tra Monte Ameno e Monte Termine.
Nel finale il colle delle Serre ti farà scoprire meravigliosi panorami del castello di Genga.
Un Anello semplice, senza difficoltà ma che ci permetterà di osservare uno splendido panorama dalla cima del Monte Sporta.
Partiremo dalla località di Poggio San Romualdo, conosciuta anche con il toponimo di Porcarella e gireremo inizialmente attorno alle pendici di monte della Sporta su comodo sentiero tracciato. Attraverseremo la tipica macchia dell’appennino umbro-marchigiano e mentre saliremo verso la vetta, passeremo dentro pinete storiche.
Giunti in vetta, si aprirà di fronte a noi uno magnifico scorcio a 360 gradi sulla vallata dell’Esino, fin verso il mare Adriatico e sulla bellissima Gola di Frasassi. Sarà questo lo spunto per conoscere come si è formato tutto il territorio con le sue peculiarità.
Rientreremo poi verso il punto di partenza attraversando una bellissima prateria secondaria.
Un Anello breve che ci condurrà alla scoperta di una delle valli più strette e ricche di storia del Parco e di un borgo medioevale meglio conservato, quello di Avacelli.
Dal punto di ritrovo discenderemo verso la piccola valle Puleggia, un crocevia di traffici in tempi passati tra l’alta valle del Misa e l’entroterra. A testimonianza di ciò, l’esistenza del vicino toponimo Pian dell’Ospedale, il valico più a bassa quota di questo tratto della dorsale.
La chiesa di Sant’Ansovino, che visiteremo, si trova proprio incastonata nel mezzo di questa valle: viene fondata probabilmente, tra il X e l’XI secolo, ed è sicuramente uno dei più antichi monumenti della Vallesina.
Proseguiremo, quindi, lungo la via a rientrare verso il borgo di Avacelli, che visiteremo: si tratta di uno dei principali castelli arceviesi, posto ad una altezza di 485 metri slm. Molto bello e curato, il borgo non mancherà di stupirvi!
Questa escursione è indicata per un pubblico allenato.
Il Monte Valmontagnana (931 mt) è una delle montagne che dominano le gole di Frasassi e della Rossa, posto proprio sull’incrocio delle due gole. Al suo interno si trovano le famose Grotte di Frasassi.
Una volta giunti all’abitato di Vallemontagnana con le proprie auto, si percorreranno a piedi sentieri tracciati che girano attorno la cima del monte e che attraversano due ambienti completamente differenti tra loro: i boschi di querce, carpini e ornielli tipici dell’appennino umbro-marchigiano e la prateria secondaria sommitale della montagna stessa.
Durante il cammino potremo ammirare lo splendido panorama che spazia a sud fin verso i monti Sibillini e a nord fino al monte Carpegna e al Sasso del Simone e Simoncello.
Itinerario di medio livello, che coniuga le bellezze del borgo di Arcevia con le montagne che la sovrastano, il Monte della Croce e il Monte della Guardia, entrambi di poco la quota di 600 metri che delimita la differenza tra collina e montagna. Si tratta quindi di un itinerario di alta collina, che si snoda all’interno del territorio della Gola della Rossa e di Frasassi. L’itinerario raggiunge anche il bel complesso barocco del Convento di San Martino.
L’itinerario è adatto a chi usa la bike anche in modo non assiduo, coniuga bene l’aspetto storico culturale con quello naturalistico avventuroso. Presenta un unico strappo in salita su asfalto per salire al Monte della Croce; i meno esperti in discesa possono avere la necessità di percorrere qualche metro a piedi.
Anello caratterizzato da un primo tratto in costante salita su strada locale panoramica e gratificante. Si raggiunge quindi in discesa l’Eremo dell’Acquarella, dove fu fondato l’Ordine dei frati Cappuccini, in una delle zone più suggestive e panoramiche dell’intero parco. Risaliti in sella dopo aver ammirato il remoto luogo di fede si risale fino al punto più alto dell’itinerario a 833 mt. Breve deviazione a piedi potrà consentire di raggiungere la Rocca degli Ottoni prima di godersi la lunga discesa fino a Cerreto d’Esi. Durante la salita si potrà ammirare il panorama meraviglioso dal punto di vista di San Leopardo.
Questo tracciato è un anello che non presenta grosse difficoltà, ma è comunque consigliato ad un pubblico allenato. Partendo dal punto di ritrovo, ci si muoverà con le proprie auto ad uno degli ingressi dell’anello situato a poca distanza.
Il Sentiero dell’Aquila deve il suo nome all’area che esso attraversa, zona di caccia e nidificazione della coppia di Aquila reale che vive stabilmente nei versanti delle due Gole e che qui nidifica.
L’itinerario nella sua interezza ci permetterà di aggirare i monti Giunguno e La Croce, attraversando, tra l’altro, tre tipologie di bosco completamente diverse tra loro, a sottolineare quanto l’ambiente a volte sia fortemente influenzato dalle condizioni climatiche locali.
Potremo ammirare la Gola di Frasassi e la Gola della Rossa da punti di vista privilegiati, facendoci scoprire piccole frazioni e borghi incastonati all’interno di questo splendido paesaggio.
Il sentiero del Papa viene chiamato così in quanto, partendo dal borgo di Genga, attraversa la frazione di Monticelli, che ha visto i natali di Annibale della Genga, ovvero Papa Leone XII che fu a capo della Chiesa nel quinquennio 1823-1828.
Il sentiero prosegue lungo le pendici del Monte Piano per addentrarsi poi verso la meravigliosa forra di Vallescappuccia, scavata dall’omonimo torrente.
Questo è un sito particolarmente importante e altrettanto tutelato per la flora e fauna che qui ritroviamo, grazie al particolare microclima presente.
Dopo le dovute soste, il cammino riprenderà a rientrare verso il borgo di Genga.
È la montagna che ospita la Grande grotta del Vento – misteriosa e imponente, è una delle cime più importante del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.
L’escursione prevede di partire da San Vittore Terme e salire alle praterie secondarie di altura, terreno di caccia dell’aquila reale, per stradine carrozzabili in assenza di traffico. Una volta raggiunta la parte sommitale, la veduta è a 360° su tutto il territorio del Parco.
La discesa è su sterrate dei boscaioli, con alcuni tratti tecnici che impegneranno i biker più esperti. I meno esperti potranno effettuarli a piedi.
Il percorso attraversa alcuni centri, a volte disabitati, che ricordano un passato prossimo di vita ed economia montana.
Partendo da Mergo, si prosegue verso Serra San Quirico e, attraverso la bellissima contrada agricola di Forchiusa, si sale su carrareccia verso il Monte Murano per la Val Faedo. Raggiunto il valico nel punto di maggiore elevazione a 660 mt, si scende sempre su carrareccia verso la località Fossi (numerosi punti panoramici di grande bellezza sulla dorsale umbro-marchigiana, con le vette del Cucco, del Catria e Acuto ben visibili e riconoscibili), transitando per il piccolo grazioso agglomerato di Cerqueto. Bella anche la vista sulle praterie sommitali del monte Valmontagnana, abituali terreni di caccia delle aquile del Parco. Dopo essere passati dinanzi all’ingresso della Forra di Valle Scappuccia, presso la quale conviene soffermarsi per dare uno sguardo alla suggestiva grotta, si procede in direzione di Avacelli, uno dei 9 castelli di Arcevia. Il piccolo e suggestivo incastellamento ha conservato integre le caratteristiche medioevali ed appare all’improvviso di fronte a noi. Oltrepassata Avacelli, si compie una breve deviazione per raggiungere su carrareccia la minuscola millenaria chiesa rurale di Sant’Ansovino. L’ultimo tratto, sulla provinciale Senigallia-Albacina detta “Delle Stelle” regala panorami gradevolissimi sulle colline e sui Castelli del Verdicchio.
Un bellissimo anello, per escursionisti, che ci porterà alla scoperta di uno dei posti più protetti del Parco, la Grotta del Vernino.
Partenza all’interno della Gola della Rossa, a livello del fiume Esino;
questo versante del Parco è caratterizzato da falesie a strapiombo, meta di generazioni di arrampicatori che su queste pareti si sono formati.
L’itinerario scelto è interessante anche dal punto di vista storico, in quanto la Gola della Rossa è ricca in calcare massiccio che l’uomo ha da sempre sfruttato cavandolo da queste montagne.
Risaliremo quindi il versante sud del monte Sassone, fino ad arrivare all’ingresso della Grotta del Vernino.
Questa cavità ipogea è estremamente importante, poiché al suo interno si trova una delle colonie di pipistrelli più rappresentativa delle Marche. Non mancheranno punti panoramici sulla Gola vista dall’alto.
Chiuderemo la passeggiata ridiscendendo tra boschi caratteristici.
Il percorso è prettamente escursionistico e richiede abitudine e allenamento al cammino.
Quest’escursione, è inserita all’interno delle attività di promozione e divulgazione del Bando Habitat 2022: Gestione sostenibile delle praterie secondarie per la conservazione della biodiversità vegetale e animale. Finanziato dalla Fondazione Cariverona; Capofila: Università Politecnica delle Marche; Partner: Unione Montana Esino-Frasassi.
Pertanto la partecipazione è gratuita.
Andremo alla scoperta di quel fazzoletto di terra nascosto tra Monte Pietroso e Monte Mitola, noto come Vall’Acera. Attraversando questa piccola valle ne apprezzeremo le sue bellezze naturalistiche, riscoprendo di come l’uomo l’abbia abitata fin dall’antichità.
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